Scomberomorus commerson
Scomberomorus commerson | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Scombridae |
Genere | Scomberomorus |
Specie | S. commerson |
Nomenclatura binomiale | |
Scomberomorus commerson (Lacépède, 1800) |
Scomberomorus commerson (Lacépède, 1800), comunemente noto come maccarello reale[2] o sgombro spagnolo[3], è un pesce osseo marino della famiglia Scombridae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Lo sgombro spagnolo ha corpo fusiforme allungato e compresso ai lati, con muso appuntito e bocca ampia fin oltre l'occhio, con forti denti triangolari. Le pinne dorsali sono due, la prima bassa e abbastanza lunga, di altezza decrescente e la seconda triangolare o lunata, a base breve e più alta. La pinna anale è simmetrica e uguale alla seconda dorsale. Sul peduncolo caudale vi sono da 8 a 11 pinnule dorsali e da 7 a 12 ventrali e tre carene, di cui due alla base della pinna caudale. La caudale è lunata. La parte posteriore della linea laterale è molto ondulata, la prima piega è situata sotto la seconda dorsale. Le scaglie sono piccole. Il dorso ha colore bluastro, i fianchi sono argentei. La regione ventrale è ornata di striature non ben distinte di colore più scuro dello sfondo, ondulate e spesso frammentate in serie di macchie sui fianchi. I giovanili hanno solo delle ampie macchie ovoidali sul corpo. La taglia massima è di 240 cm per 70 kg, normalmente non supera i 120 cm[3][4][5].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie si trova nel Oceano Pacifico e Indo-Pacifico tropicale e subtropicale, dal mar Rosso e la costa orientale africana fino al Giappone a nord mentre a sud ed est raggiunge l'Australia e le isole Figi[4]. Risulta penetrato nel mar Mediterraneo orientale dal canale di Suez (migrazione lessepsiana). Nel Mediterraneo si è stabilito solo lungo le coste sudorientali (dalla Turchia meridionale alla Libia), dove è molto comune, catture sporadiche provengono dalla Turchia egea e dalla Tunisia[5]. In acque italiane la prima cattura viene segnalata a dicembre del 2023 in acque siciliane.
È un pesce pelagico costiero che raramente si incontra al largo, può penetrare per la caccia anche in acque torbide e a bassa salinità come gli estuari. È frequente nei pressi di cadute ripide del fondale, lungo le barriere coralline e nelle lagune degli atolli[4].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]S. commerson è un pesce gregario che forma piccoli banchi tranne durante la caccia quando gli individui si separano. Effettua migrazioni lungo la costa[4].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Predatore, si nutre di pesci (Clupeidae, Engraulidae e Carangidae soprattutto), di cefalopodi e crostacei (soprattutto Penaeidae)[4]. Gli individui giovani si cibano anche di organismi bentonici[5].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La stagione riproduttiva varia in lunghezza in base alla temperatura dell'acqua. La deposizione delle uova avviene nei pressi delle cadute del fondale, in aree specifiche in cui i riproduttori ritornano ogni anno[1]. Uova e larve sono pelagiche[4]. La maturità sessuale avviene a due anni di età[1] e una lunghezza di 65 cm[5].
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]La specie ha una grande importanza commerciale in tutto l'areale compreso il Mediterraneo orientale. Viene catturato soprattutto con reti da posta e reti da circuizione, secondariamente con reti a strascico e lenze. Interessa anche la pesca sportiva. È una cattura accessoria per i palamiti tesi ai tonni. Può causare ciguatera[1][4][5].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è soggetta a sovrapesca in gran parte dell'areale e di conseguenza le popolazioni si sono rarefatte, ad esempio in Australia gli stock si sono ridotti del 30%. Per questo motivo la IUCN considera questa specie come prossima alla minaccia. L'area in cui la sovrapesca è più grave è l'Oceano Indiano occidentale, soprattutto le acque omanite. In Australia sono state prese misure per la conservazione degli stock come l'istituzione di una misura minima e di limiti al pescato giornaliero[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Scomberomorus commerson, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Denominazione obbligatoria in Italia ai sensi del DM 31 gennaio 2008
- ^ a b Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 888039472X.
- ^ a b c d e f g (EN) Scomberomorus commerson, su FishBase. URL consultato il 03/11/2014.
- ^ a b c d e (EN) Scomberomorus commerson, su Atlas of Exotic Species in the Mediterranean, CIESM - Mediterranean Science Commission. URL consultato il 6/1/2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scomberomorus commerson
- Wikispecies contiene informazioni su Scomberomorus commerson
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Scomberomorus commerson, su FishBase. URL consultato il 03/11/2014.